Non ci si fa da sé discepoli di Gesù. Si ricevono da lui la missione e la grazia necessaria per compierla. Si è mandati...
Onoriamo e adoriamo oggi il “Corpo del Signore”, spezzato e donato per la salvezza di tutti gli uomini, fatto cibo per sostenere la nostra “vita nello Spirito”. Gesù ha moltiplicato i pani e i pesci per nutrire la folla che lo seguiva: il cibo fisico ...
...Grazie allo Spirito Santo tutto diventa reale tutto diventa concreto, tutto diventa visibile, tutto diventa palpabile, tutto diventa qualcosa che non possiamo più tener chiuso e nasce l’esigenza di condividere, di dirlo agli altri, di manifestarlo, di ...
Dove te ne vai Maestro? Perché ci lasci di nuovo soli? Ognuno di noi conosce la nostalgia struggente di rivedere anche solo per un momento, per un attimo breve, la persona cara che ha perduto: il desiderio di dare alla sua carne calda un’ultima carezza ...
“Se uno mi ama, osserverà la mia parola”. «Se uno ama me»: è la prima volta nel Vangelo che Gesù chiede amore per sé, che pone se stesso come obiettivo del sentimento umano più dirompente e potente. Ma lo fa con il suo stile: estrema delicatezza, rispetto ...
Il Vangelo di oggi ci trasmette il testamento di Gesù. È diretto ai suoi discepoli, turbati dalla partenza di Giuda. Ma è anche diretto ai numerosi discepoli che succedono a loro e vivono il periodo di Pasqua alla ricerca di un orientamento. Sono ...
Oggi è la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni e siamo invitati a coniugare nella nostra vita tre verbi: “credere, sperare, amare”, verbi della
risposta vocazionale, verbi del germoglio e della fioritura di ogni vocazione.
Pietro, forgiato dalle umiliazioni della tristissima prova fallita, si abbandona totalmente a Gesù. Come lui, anche noi esaminiamo il nostro cuore, per potergli dire e ripetere spesso: “Signore, tu sai tutto, tu sai che ti amo”
Oggi, seconda domenica di Pasqua, intitolata da San Giovanni Paolo II alla Divina Misericordia, il Vangelo (cfr Gv 20,19-31) ci dice che credendo in Gesù, Figlio di Dio, possiamo avere la vita eterna nel suo nome (v. 31). “Avere la vita”: che cosa significa?
Il Dio Bambino nato a Betlemme, morto sulla croce, è risorto e mantiene viva la speranza per tutta l'umanità. È questa la notizia che deve riempirci di gioia e aiutarci a superare il pessimismo in cui vive la nostra umanità