Parrocchia di Mestrino

comunità parrocchiale di S. Bartolomeo Apostolo in Mestrino

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Il percorso catecumenale

Con il cammino quaresimale di quest'anno accompagneremo Florian verso il Battesimo, che riceverà durante la Veglia pasquale del Sabato santo (30 marzo). Sarà un'occasione per tutta la Comunità di riscoprire il Battesimo, perché saremo tutti invitati a scoprire quello che noi diamo per scontato, a diventare anche noi dei catecumeni, per ritrovare l'entusiasmo e la freschezza dei catecumeni.

Il cammino già percorso

Florian ha fatto incontri settimanali di catechesi con la catechista.

Ha partecipato alla S. Messa domenicale con il “rito di congedo” dopo l'omelia.

Ha ricevuto alcune volte l'unzione con l'olio dei catecumeni per ricevere vigore nel cammino e per essere aiutato a rinunciare al diavolo e al peccato.

Mercoledì delle ceneri (13 febbraio 2013) in cattedrale ha vissuto il rito dell'“Elezione”, passando da “catecumeno” a “eletto”, con il quale ha iniziato l'ultimo periodo di più intensa preparazione: la meta sta ora davanti, ed è vicino il momento in cui potrà iniziare una vita nuova.

Il rito dell'elezione è un rito antico che risale al III secolo. Con esso la Chiesa si assume la responsabilità della idoneità della persona a ricevere i sacramenti. Dopo il lungo tempo del catecumenato, ora è il tempo per raccogliere i frutti, il dono che Dio sta per fare. La Chiesa propone un ritiro, la quaresima, proprio come per gli sportivi. In questi 40 giorni, che richiamano i 40 anni nel deserto raccontati dall'Esodo e i 40 giorni di digiuno vissuti da Gesù nel deserto prima di iniziare la vita pubblica, gli eletti saranno chiamati a vivere un tempo di prova che parli a loro ulteriormente di Dio: è il tempo della purificazione.

Il cammino da fare

la conclusione del catecumenato

In questo periodo nelle celebrazioni della Messa festiva useremo la Liturgia della Parola dell'anno A, che è l'anno battesimale.

Terza domenica di quaresima, 3 marzo
Vangelo della Samaritana. Tema: Gesù acqua viva.
1° scrutinio per Florian, alla Messa delle 10.00.
Consegna del Credo.

Lo scrutinio non ha niente a che fare con la scuola, e non è neppure un interrogare o confessare pubblicamente, ma è lasciarsi guardare dalla Parola di Dio, scrutare il proprio cuore, entrare in esso per confrontare la propria vita con la Parola di Dio. Partendo dai tre vangeli di queste domeniche, il catecumeno è invitato a fare delle verifiche personali alla luce del Vangelo.

Con gli scrutini si celebrano gli esorcismi con i quali Dio protegge dal male l'eletto.

Quarta domenica di quaresima, 10 marzo
Vangelo del Cieco nato. Tema: Gesù luce.
2° scrutinio per Florian, alla Messa delle 10.00.

Quinta domenica di quaresima, 17 marzo
Vangelo di Lazzaro. Tema: Gesù vita e risurrezione. 3° scrutinio per Florian, alla Messa delle 10.00.
Consegna del Padre nostro.

Le consegne (Credo e Padre nostro): la Chiesa amorevolmente affida al catecumeno i documenti che fin dall'antichità sono ritenuti il compendio della sua fede e della sua preghiera.

Scegliere Gesù come unica acqua che disseta la vita, chiede di separarsi decisamente dal male; riconoscere in Gesù la vera luce, chiede di scoprire le proprie tenebre; accogliere Gesù come unico salvatore perché risurrezione e vita per ogni credente, esige che il peccato e la morte siano strappati dal nostro cuore.

È interessante notare che i tre Vangeli degli scrutini (la Samaritana, il cieco nato e Lazzaro) presentano i segni e i simboli che ritroveremo nella celebrazione del Battesimo: l'acqua, la luce, la vita.

Il tempo liturgico della quaresima è quanto mai adatto, perché in essa tutta la comunità cristiana è chiamata alla conversione, all'ascolto profondo della Parola per verificare come la vita si uniformi al Vangelo. È il tempo liturgico in cui, ogni anno, tutti i cristiani sono chiamati a risvegliare nel cuore l'accoglienza della misericordia di Dio, nell'ascolto più assiduo della Scrittura e in un'ascesi che aiuti alla conversione.

Riti immediatamente preparatori al Battesimo

Il Sabato Santo durante le lodi del mattino.

Riconsegna del Simbolo (Credo): con questo rito l'eletto viene preparato alla professione battesimale della fede e viene istruito sul dovere di annunziare la parola del Vangelo.

Rito dell'“Effatà”: con questo rito, in forza del proprio simbolismo, si sottolinea la necessità della grazia perché uno possa ascoltare la parola di Dio e professarla per la propria salvezza.

Unzione con l'olio dei catecumeni: l'eletto riceve l'unzione con l'Olio dei catecumeni sul petto.

Battesimo durante la Veglia pasquale

La “Veglia delle veglie” è il momento culminante di tutto l'anno liturgico.

Con il Battesimo l'“Eletto” diventa “neofita”, perché passato a nuova vita.

Dopo il Battesimo

Nella seconda domenica di Pasqua (domenica in albis) il neofita riconsegna la veste bianca. L'espressione “in albis (vestibus)”, tradotta letteralmente, significa in bianche (vesti). Per la Chiesa la seconda domenica di Pasqua è chiamata “domenica in albis”. Ai primi tempi della Chiesa il battesimo era amministrato durante la notte di Pasqua, ed i battezzandi indossavano una tunica bianca che portavano poi per tutta la settimana successiva, fino alla seconda domenica di Pasqua, detta perciò “domenica in cui si depongono le vesti bianche” (“in albis depositis”).

Inizia il tempo della “mistagogia”, cioè dell'introduzione nei misteri celebrati nel culto. Questa espressione derivante dal greco che significa “portare, guidare qualcuno a considerare le realtà sacre, introdurre nelle cose nascoste, cioè nei misteri”. Per mistagogia si intende quel percorso fatto di apprendimento e conoscenza nonché di testimonianza che il cristiano fa dopo avere intrapreso e ricevuto i sacramenti dell'Iniziazione cristiana. Si tratta di avvicinarsi al Mistero pasquale di Cristo risorto attraverso la comprensione e la pratica dei riti liturgici e con la testimonianza della propria fede nella vita reale di tutti i giorni.