Parrocchia di Mestrino

comunità parrocchiale S. Bartolomeo Apostolo in Mestrino

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Un viaggio verso l'incontro

Campo scuola Giovanissimi 2015

Un viaggio verso l'incontro... Con questa frase nel cuore, un gruppo di 38 ragazzi tra i 17 e i 20 anni ha scelto di partecipare al Campo scuola Giovanissimi 2015 In Ungheria, Polonia e Germania. I dieci giorni che questo Gruppo ha passato insieme sono stati il dono finale di un anno di incontri del venerdì sera a confrontarsi su temi riguardanti la libertà e le scelte di vita.

Dalla gita di inizio anno del 1° novembre a Venezia alle attività sulla libertà nella Costituzione e nel Vangelo, dalle cene di pasta alla carbonara (a volte poco riuscita) ai dibattiti sull'importanza del voto oggi, dalla raccolta di regali a Natale per la Comunità Sant'Egidio ai dibattiti su avvenimenti di attualità come “Charlie Hebdo”, dalle preziose testimonianze di chi della propria vita ha fatto un dono ai momenti di riflessione sui messaggi di Papa Francesco; e la lista potrebbe proseguire ancora molto ma probabilmente non basterebbe questa pagina.

Al gruppo da novembre a maggio sono passati tanti ragazzi e ragazze, a volte si era in pochi, altre ancora non ci si stava in una stanza, quando qualcuno mancava c'era qualcun altro, alcuni non sono mai mancati, altri sono solo passati... Ogni singolo ragazzo ha lasciato e donato tanto in questo anno, sguardi, volti, parole, riflessioni. Dopo un anno così non si poteva non fare un campo scuola all'altezza. La liberta e le scelte di vita sono state il carburante e gli stimoli nella preparazione e nella realizzazione di questo campo. Le persone, i luoghi e i ragazzi hanno fatto il resto.

“Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro”

Il campo

Il campo si è svolto dal 2 al 10 agosto e abbiamo percorso 3300 chilometri incontrando persone, esperienze di vita e luoghi che ci hanno arricchiti.

Siamo stati in Ungheria, in un piccolo paesino, Olaszfa, dove tanti italiani hanno comprato casa per ritirarsi nei momenti di riposo e di ferie. Siamo stati accolti benissimo e abbiamo ascoltato le loro testimonianze, sia degli italiani sul perché hanno scelto un un posto così lontano sia degli abitanti del paese sul loro stile di vita, sul passato sotto il comunismo. È stato un confronto interessante e stimolante. Abbiamo avuto la possibilità di vivere dei momenti di confronto di gruppo e di celebrare con loro l'Eucaristia. La sera ci hanno preparato una gustosa cena a base di un buonissimo gulash e la festa è stata completa.

Siamo poi passati in Polonia e precisamente a StrzelceOpolskie, a circa 150 chilometri da Cracovia e siamo stati ospitati da Padre Josef in una delle case da lui fondate per accogliere ex detenuti e persone disagiate; abbiamo anche ascoltato le ragioni della scelta di padre Josef. Abbiamo avuto la possibilità di visitare una prigione e ascoltare le belle testimonianze di alcuni detenuti. Non è mancata la toccante visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau che ci ha impegnati una giornata intera. Non sono mancate altre esperienze più leggere, come la partita di calcio Polonia Italia (2 a 1 per l'Italia) e altri momenti di festa. Anche qui, come in Ungheria, abbiamo assaporato l'accoglienza bella delle persone che ci ha riempito il cuore.

Il campo si è concluso a Berlino. La visita del muro (1300 metri) attorno al quale abbiamo fatto una attività e una condivisione sul tema della libertà, il Checkpoint Charlie (noto posto di blocco che collegava il settore di occupazione sovietico con quello americano) e la testimonianza di un giovane prete e di una coppia che, ancora giovani, hanno visto la nascita del muro. Sono stati momenti molto importanti che ci hanno aiutato a riflettere sul dono grande della libertà.

Ovviamente abbiamo visitato la città di Berlino, di giorno e di sera, assaggiando la buona birra e ammirando la bellezza della città.

Un grande grazie a chi, con passione, ha preparato questa esperienza e che ci ha accompagnato lungo questo faticoso ma entusiasmante viaggio.